Id Provider: 4695
Evento n° 441135
Data inizio: 01/04/2025
Data fine: 31/12/2025
Crediti assegnati: 3
Corso gratuito
https://formed.salavirtuale.com/enrol/index.php?id=287
L’approccio immunoterapico in oncologia sta proponendo opportunità terapeutiche con risultati clinici fino
a poco tempo fa insperati, tanto da diventare lo “standard of care” in molteplici indicazioni terapeutiche
per i benefici apportati in termini sia di efficacia che di tollerabilità. In questo ambito la terapia anti
PD11
/PD-L12
sta assumendo un ruolo sempre più importante con un numero crescente di indicazioni
oncologiche. Anche nelle neoplasie genitali femminili recentemente è stata riconosciuta l’indicazione
all’uso della immunoterapia, per esempio, nella patologia tumorale maligna della cervice uterina per i
pazienti metastatici o con malattia persistente o recidivante non più trattabili che esprimono valori di CPS3
≥ 1 per PD-L1. Anche nel carcinoma dell’endometrio ricorrente o avanzato, è stato di recente approvato
l’utilizzo della immunoterapia nelle pazienti che presentano deficit della riparazione dei mismatch del DNA
(dMMR4
) e/o con elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H5
). L’approvazione EMA6
nel setting di pazienti
con carcinoma della cervice non prevede l’uso di un anticorpo specifico per la determinazione
dell’espressione del PD-L1, anche se lo studio registrativo è stato condotto con l’anticorpo anti-PD-L1 22C3
su autostainer DAKO-Agilent. Questo pone dei problemi riguardo alla attendibilità o meno dei risultati di
valutazione ottenuti con altri cloni (soprattutto il Ventana SP263, che per molte anatomie patologiche
italiane è l’unico clone disponibile) soprattutto perché non ci sono studi di armonizzazione dei risultati per
questo tipo di tumore.
Attraverso questa attività, ci proponiamo di superare questo gap, forti anche dei risultati ottenuti in altri
ambiti come quello del testa-collo. Ci proponiamo di effettuare l’analisi di espressione del PD-L1 su circa
30-40 casi istologici (biopsia o pezzo chirurgico), provenienti dalla routine di due centri principali di
Anatomia Patologica, analizzandoli con l’anticorpo anti-PD-L1 22C3 in un centro e con l’anticorpo SP263
nell’altro centro. Ciascun caso con sezione istologica con colorazione EE, e vetrino per immuno SP263 e
22C3 (tre vetrini in tutto), verrà caricato su una piattaforma digitale dopo scannerizzazione. A questo punto
verranno coinvolti rapidamente nella valutazione dell’espressione del PD-L1 tramite CPS i due centri
esecutori e altre anatomie patologiche (per un massimo totale di 10). Successivamente alla valutazione
cercheremo di armonizzare i risultati ottenuti con i due anticorpi.
Pertanto, anche in considerazione dei primi studi pubblicati riguardo al confronto tra i due anticorpi,
prevalentemente su TMA7
, proponiamo questo progetto che consente la condivisione di casi reali (biopsie o
pezzi chirurgici) avendo come obiettivo finale l’individuazione delle possibili criticità e la condivisione delle
soluzioni migliori, in modo da ottenere una determinazione accurata ed affidabile di PD-L1 nella patologia
tumorale della cervice e soprattutto una valutazione del confronto dell’espressione del PD-L1 fra diversi
anticorpi.
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